Descrizione
Note di produzione
Per il mito
di Elena, nell’adattamento teatrale di Salvo Bitonti dall’originale di Euripide
con echi da Ritsos, si può parlare di un apologo sulle conseguenze della
passione amorosa e di una riflessione sulla guerra.
“Elena,
ormai dimenticata da tutti, quasi una diva sul viale del tramonto – spiega il
regista - è prigioniera del proprio passato e vive in un grande teatro
abbandonato. Nell’incontro che ha con il
pubblico che va a trovarla su di un palcoscenico Elena compie un viaggio
introspettivo. Spesso ricorda il suo amante Paride o il marito Menelao e i
personaggi del suo tempo come Ulisse e Penelope. La memoria ritorna anche agli
episodi bellici che ha vissuto in prima persona e che sembrano riecheggiare attuali
conflitti. Ricordi che si acuiscono nella riflessione sull’irresponsabilità
altrui nel decidere del nostro destino. Il passato è popolato da fantasmi a cui
nessuno fa caso, mentre gli eroismi, i sacrifici, le sconfitte e la stessa
incomprensibilità della guerra sembrano non aver senso”.
Mita Medici
ritorna a vestire i panni di Elena dopo averla interpretata in un film del 2007
accanto a Franco Nero, sempre con la regia di Salvo Bitonti.
Produzione Gruppo Progetto Città - L'Avventuracolorata | Festival Internazionale Teatro Romano Volterra
Testo e regia di Salvo BITONTI
Con Mita MEDICI
Musiche di
Dario ARCIDIACONO
Scena della
Scuola di Scenografia Accademia Albertina di Torino
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